Una trentina di persone hanno chiesto informazioni e consulenza o hanno segnalato presunti casi di maltrattamenti a livello sessuale, fisico e psichico. Lo segnala il Servizio specialistico della diocesi di Bolzano-Bressanone per la prevenzione e la tutela dei minori da abusi sessuali e da altre forme di violenza, che ha elaborato la relazione sull’attività svolta nel 2019.
“Alcune segnalazioni hanno riguardato situazioni al di fuori della Chiesa. In alcuni casi si è trattato di richieste di informazioni di base e di consulenza su come rapportarsi con le vittime e con gli accusati, mentre gli altri contatti hanno riguardato segnalazioni di casi sospetti di abusi, maltrattamenti e violenze a livello sessuale, fisico e psichico – informa la diocesi con una nota -. Nei colloqui con le persone colpite sono stati concordati e intrapresi i passi successivi, tra cui anche la segnalazione del caso ai vertici diocesani o ai responsabili delle comunità religiose”.
Il Servizio diocesano ha promosso 30 appuntamenti di sensibilizzazione e aggiornamento sulla prevenzione di abusi sessuali, rivolti a personale e volontari, educatori, insegnanti di religione, sacerdoti, diaconi e religiosi. Il tavolo diocesano degli esperti, di cui fanno parte sei membri in rappresentanza della diocesi e sei esperti esterni, ha accompagnato sia l‘attività di prevenzione sia il lavoro della referente dello sportello diocesano, Maria Sparber. “Un passo importante è stato l’accordo di collaborazione tra la diocesi e le comunità religiose, che ha portato all’ingresso nel tavolo degli esperti di due rappresentanti di ordini e congregazioni religiose presenti in Alto Adige”, segnala la diocesi.