Un appello dei vescovi del Venezuela ai giornalisti e ai mass media perché “in tempi in cui abbondano informazioni non provate” possano fondare la propria parola “sulla verità” durante l’emergenza sanitaria per il coronavirus in corso anche in Venezuela, con la quarantena totale imposta dal governo. La Commissione per le comunicazioni della Conferenza episcopale venezuelana apprezza e riconosce “il lavoro instancabile di social media, giornalisti e professionisti tradizionali e digitali” e chiede di assumere “un ruolo guida nelle avversità, essendo i principali informatori, ma soprattutto i formatori della società”. “I media e i giornalisti come educatori e opinion leader hanno una responsabilità storica – precisano i vescovi venezuelani -. L’incessante ricerca della verità e il bene comune devono guidare ogni azione”.”Solo un pubblico ben informato pensa in modo intelligente”, ricordano i vescovi citando un motto giornalistico, “il cui contenuto ci costringe a riflettere sull’immensa responsabilità dei giornalisti e dei media in quanto educatori e opinionisti. Nel mezzo della censura che esiste, bisogna fare la differenza”. I vescovi concludono chiedendo ai comunicatori sociali e ai media di “continuare a promuovere il giornalismo di pace, continuare a raccontare la storia con una penna che costruisce e non distrugge; continuare ad essere portatori di giustizia, verità e speranza”.