Coronavirus Covid-19: Polonia, vita in parrocchia al tempo della pandemia. Liturgie on line, riconciliazioni fra mille precauzioni

“Stamattina al sacramento della riconciliazione si sono accostate quasi 50 persone”, afferma al Sir padre Jozef Polak, parroco della chiesa dello Spirito Santo e del santuario di S. Maria del Conforto a Nowy Sacz, nel sud-est della Polonia dove, in ottemperanza alle disposizioni dell’episcopato, sono state introdotte le limitazioni relative al numero di fedeli partecipanti alle funzioni. “Le confessioni non avvengono in chiesa bensì in una saletta adiacente dove i penitenti, a distanza di sicurezza, entrano uno ad uno, mentre gli altri attendono fuori”, racconta il sacerdote, molto soddisfatto della disciplina rispettata da oltre 2.600 parrocchiani nonché da fedeli provenienti da altre parrocchie. Le confessioni, tradizionalmente molto numerose nel periodo quaresimale, vengono ascoltate per nove ore al giorno, mentre le cinque celebrazioni liturgiche giornaliere vengono trasmesse in internet, così come le liturgie funebri alle quali in chiesa sono ammessi solo i familiari più stretti. “A partire da oggi, inoltre, nel pomeriggio viene esposto all’adorazione il Santissimo, davanti al quale non più di 50 persone alla volta possono pregare sul rosario o recitare la Coroncina alla Divina misericordia”, aggiunge don Jozef.
“Le otto celebrazioni domenicali sono state ufficiate regolarmente e, trasmesse in internet e su facebook, sono state seguite da migliaia di persone dalla Polonia ma anche dagli Usa, dal Canada e dall’Italia”, afferma, aggiungendo che nel periodo pasquale la parrocchia prevede la trasmissione via facebook live anche degli esercizi spirituali.

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