Coronavirus Covid-19: mons. Ambrosio (Piacenza), “periodo oscuro, morti tanti nostri sacerdoti”

“La luce ci fa riconoscere il bene compiuto da tanti fratelli, ci fa apprezzare molti segni di speranza come la straordinaria dedizione dei medici, degli infermieri e di tutte le perone che continuano a lavorare per assicurarci le cose necessarie della vita, di chi continua fare il volontario con generosità commovente”. Lo ha detto il vescovo di Piacenza, mons. Gianni Ambrosio, nell’omelia della messa che ha celebrato ieri, nella cappella del Palazzo vescovile. Il presule, con le parole rotte dall’emozione, ha parlato del “periodo oscuro che stiamo vivendo, un tempo che continua a velare di tristezza gli animi umani”. “Tanti sono i decessi in questi giorni – ha rilevato −. Ci ha lasciato don Paolo Camminati, parroco di Nostra Signora di Lourdes, punto di riferimento per l’Azione Cattolica, per molti giovani e tante famiglie”. Dopo un mese dal primo contagiato dal coronavirus, mons. Ambrosio ha ricordato anche i altri sacerdoti scomparsi: “La dedizione di don Giuseppe Castelli per le missioni in Brasile, di don Giorgio Bosini per i più abbandonati, i tossicodipendenti, la passione educativa di don Paolo Camminati”.
Prima della benedizione conclusiva il vescovo ha rivolto la supplica alla Beata Vergine di Campagna per intercedere sulla città di Piacenza, sulle comunità, sulle famiglie, per “preservare tutti dal male e in particolare per la grave malattia che ha colpito il nostro Paese”.
Tra i prossimi appuntamenti, il 25 marzo il vescovo si recherà nel santuario di Santa Maria di Campagna per recitare il rosario e per invocare la grazia della guarigione, mentre, in comunione con tutti i vescovi dell’Emilia Romagna, mons. Ambrosio ha annunciato che venerdì 27 marzo si recherà per pregare al cimitero di Piacenza affidando a Dio tutte le vittime del coronavirus.

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