“La scomparsa di Carlo Casini è un duro colpo, che mi addolora moltissimo. È stato un uomo di fede instancabile, che ha dedicato la propria esistenza, sul piano privato, professionale e politico, alla testimonianza cattolica: da sempre in prima linea nella sfera pubblica, ci ha offerto un esempio, per certi versi irripetibile, di che cosa significa difendere i valori non negoziabili in ambito giuridico, nella politica italiana ed europea, dove negli ultimi anni ha continuato a lavorare al servizio dei cittadini come presidente della commissione Affari costituzionali del Parlamento Ue”.
Massimiliano Salini, eurodeputato del Partito popolare europeo (Ppe), lo afferma al Sir nel ricordo dello scomparso Casini. “Da magistrato prima, poi parlamentare e deputato europeo – sottolinea Salini – è stato l’alfiere di alcune delle battaglie più importanti del Novecento a tutela della sacralità della vita e della famiglia, modello di riferimento e perla preziosa che non solo ogni cattolico, ma ogni persona di buona volontà, aperta al dialogo e dotata di responsabilità, in particolare nella sfera pubblica italiana ed europea, dovrebbe conservare quale fonte di ispirazione e termine di confronto, per operare al meglio e dare il massimo al servizio del bene comune”.
“Un cordoglio commosso e sincero” alla notizia della morte di Carlo Casini, lo esprime al Sir anche l’eurodeputata del gruppo Socialisti e democratici (S&d), Patrizia Toia. “Un uomo integro e coraggioso, fermo e tenace nell’affermare le sue idee, disponibile e aperto al dialogo e alla collaborazione costruttiva” nel quadro della politica italiana e dei processi democratici per l’integrazione europea. Toia aggiunge: “Carlo Casini è stato un insigne giurista, un credente appassionato e coerente nella vita politica, sempre schierato a difesa dei valori umani universalmente condivisi: la democrazia, la pace, la giustizia, la famiglia, la vita e il lavoro”. “Eurodeputato esemplare – lo definisce – nel suo servizio come presidente della commissione Affari costituzionali” dell’Assemblea Ue. “Ho condiviso con lui il mio lavoro al Parlamento sulla ricerca e le sue norme. Dialogava e dibatteva e sapeva collaborare con tutti, senza mai creare steccati, anche nel caso di diverse posizioni politiche”. Infine, “sono lieta di averlo conosciuto nell’esperienza di europarlamentare e ricorderò la sua intelligenza, il suo idealismo e la sua capacità di comprendere ogni persona”.