Non è caduto nel vuoto l’appello lanciato solo pochi giorni fa dal vescovo di Grosseto, mons. Rodolfo Cetoloni, per chiedere l’aiuto di volontari per la Caritas. In poche ore sono state 30 le persone che si sono messe a disposizione. L’appello del vescovo andava in tre direzioni: trovare volontari per assicurare l’apertura continuativa della Bottega della solidarietà di via Pisa; volontari per svolgere piccoli servizi di supporto alle persone in difficoltà (a partire dal consegnare la spesa a persone anziane e sole). Infine, un monitoraggio da parte delle parrocchie per individuare situazioni di particolare indigenza fisica o economica, così da cercare il più possibile di fronteggiare il bisogno. “Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno risposto mettendosi a disposizione, ma anche quanti avrebbero desiderato farlo, ma non possono per ragioni di età o di salute, che li esporrebbero troppo. Anche le Caritas parrocchiali continuano a fare quel che è possibile nelle condizioni date e tutto questo servirà ancor più a migliorare il coordinamento”, commenta il vescovo. Grazie alla disponibilità dei 30 nuovi volontari, Caritas, già ieri ha potuto completare tutti i turni per coprire il servizio di consegna domiciliare della spesa dalla Bottega della solidarietà alle famiglie. “Nella sola giornata di venerdi – spiega il vicedirettore Caritas, Luca Grandi, che ha coordinato il lavoro – abbiamo consegnato 26 pacchi per le situazioni prioritarie. Da adesso in poi le disponibilità verranno dirottate al servizio di distribuzione pasti ove possibile”. Attualmente sono due i servizi che Caritas riesce a garantire, oltre alla Bottega: la distribuzione giornaliera dei pasti, non in mensa per ragioni di sicurezza sanitaria, ma con la consegna di sacchetti con cibo caldo. La distribuzione avviene ogni giorno, al cancello di ingresso di Caritas, intorno alle 12 grazie alla presenza di alcuni volontari. L’altro servizio è quello delle docce, che restano aperte il lunedì, mercoledì e venerdì.