Coronavirus/1 Italia ed Europa: Covid-19 mette a soqquadro il vecchio continente. Brexit: negoziati in teleconferenza
Nuova giornata di “lotta” contro il coronavirus: l’Italia, che ha addirittura superato in numero di decessi la Cina, non s’arrende. Mobilitazione sul piano sanitario, economico, con la regia politica del governo. Regge, finora, il dialogo con le opposizioni. Popolazione bloccata in casa: non si esclude il ricorso all’esercito per controllare le disposizioni precauzionali volte, in sostanza, a restare a casa per evitare nuovi contagi. “All’Italia servono decine di milioni di mascherine”: ha affermato ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Oggi ne abbiamo sbloccate circa 8 milioni da diverse parti del mondo. Egitto, Turchia, Brasile e Germania che arriveranno entro la fine della settimana”, ha annunciato. “Dalla Cina arriveranno 100 milioni di mascherine: abbiamo firmato il contratto”, ha aggiunto. Ma il Covid-19 avanza in tutta Europa: la Spagna il Paese più colpito dopo l’Italia, ma numeri elevati si registrano in Germania, Francia, Regno Unito. Alcuni Stati reagiscono con determinazione, seguendo spesso le iniziative assunte dall’Italia, altri si attardano, come sta accadendo a Londra. L’emittente Ue Euronews scrive: “In ogni Paese si fa come si può. Nella Repubblica Ceca, tra le misure varate dal governo, anche quella di coprire naso e bocca, se non è possibile altrimenti, al massimo con un foulard o una sciarpa. In Repubblica Ceca i casi di contagio salgono a oltre 630. I supermercati hanno orari esclusivi per gli anziani. Sono invece passati più di 20 giorni dal primo caso di covid-19 in Croazia, il numero di contagi oggi ha superato i 100 casi, si registra anche una vittima e 5 guarigioni. In Romania l’esercito è impegnato nella costruzione di un nuovo ospedale appena fuori Bucarest. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato lo stato d’emergenza per i prossimi 30 giorni; il Paese conta circa 280 casi. L’Ungheria lascia aperte le frontiere, e i corridoi umanitari con la Romania e la Bulgaria per consentire ai pendolari di andare al lavoro e tornare a casa dalle 9 alle 5 del pomeriggio. La sosta è consentita solo alle stazioni di benzina. Le file più lunghe si registrano al confine tra Germania e Polonia”. In Belgio nasce invece il governo di Sophie Wilmès; si tratta di un governo d’emergenza che ha come unico punto di programma la lotta al coronavirus. Sul fronte Brexit: Michel Barnier, negoziatore capo dell’Ue, ha contratto il coronavirus. Lo stesso Barnier fa sapere di stare bene e di essere in “ferreo isolamento”. Prima ancora dell’accaduto il servizio dei portavoce della Commissione europea aveva fatto già sapere che alla luce della diffusione del coronavirus la negoziazione con il Regno Unito sulle future relazioni poteva essere riorganizzato, sostituendo le riunioni negoziali a Bruxelles e a Londra con riunioni telematiche. Negoziazioni via teleconferenza “sono fattibili e auspicabili”, aveva detto il capo dei portavoce, Eric Mamer. A questo punto, con il negoziatore capo dell’Ue in quarantena, l’ipotesi di video-negoziati diventa la strada obbligata.
Coronavirus/2 Nel mondo: morti sopra quota 10mila. Brasile, frontiere chiuse. Timori crescenti nei Paesi del Sud del mondo
Il numero di morti a livello mondiale provocati dal coronavirus ha superato quota 10.000: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. L’università americana – citata dall’Ansa – registra questa mattina 10.030 decessi, un totale di 244.523 casi di contagio confermati e 86.031 persone guarite. La soglia dei 9.000 decessi nel mondo era stata superata solo ieri. Stati Uniti: il gigante nordamericano ha superato i 13.000 casi di contagio, sono 13.133, raddoppiati in sole 24 ore. Il bilancio delle vittime sale a 193 persone. Brasile: frontiere terrestri chiuse, vietato inoltre l’ingresso nel Paese ai cittadini dell’Europa e di gran parte dell’Asia. Il provvedimento, che sarà in vigore a partire da lunedì, durerà per 30 giorni e riguarderà le persone non di nazionalità brasiliana che arrivano da Unione europea, Gran Bretagna, Islanda, Norvegia e Svizzera, così come Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Malesia. Intanto il Covid-19 preoccupa i Paesi poveri, dove i sistemi sanitari faticherebbero, o sarebbero impossibilitati, a far fronte a una estesa pandemia. Diversi governi di Africa, America Latina e Asia stanno valutando il procedere dei contagi e immaginando possibili risposte sul piano sanitario e sociale. Questione-Olimpiadi: sarebbe “prematuro” rinviare le Olimpiadi di Tokyo previste tra luglio e agosto nonostante la pandemia di coronavirus. Lo afferma, in un’intervista al New York Times, il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach. “Per noi non sarebbe responsabile oggi e sarebbe prematuro partire da speculazioni e prendere una decisione – spiega –. Non sappiamo quale sarà la situazione. Stiamo comunque esaminando diversi scenari”.