“In questi giorni di grande prova, non possiamo neppure esprimere la prossimità e la vicinanza sia tra noi, come presbiterio, sia con i fratelli e le sorelle delle nostre comunità. Non ci siamo incontrati per la nostra giornata penitenziale e, probabilmente, non ci incontreremo neppure per il Giovedì Santo. Non è ancora ufficiale, attendiamo la direttiva dell’autorità, ma mi pare molto improbabile celebrare con la presenza dei fedeli mentre il Papa ha deciso di non celebrare con i fedeli”. Lo ha scritto mons. Gianni Ambrosio, vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, in una lettera rivolta a presbiteri e diaconi.
Il vescovo in vista della festa dell’Annunciazione (25 marzo), ricorrenza molto sentita a Piacenza, ha proposto un triduo di preghiera il 22, il 23 e il 24 marzo alle 18.30 – anticipato alle 18.15 dal suono delle campane – “con la recita del rosario per invocare la liberazione dalla pandemia, per ricordare le persone decedute e per dare conforto agli ammalati, ai medici e agli operatori sanitari, a tutti”. Il 25 marzo lo stesso mons. Ambrosio si recherà al santuario della Madonna di Campagna di Piacenza per la recita del rosario.
“Sempre in vista della festa dell’Annunciazione – ha continuato il vescovo −, propongo che il mercoledì 24 sia un giorno di digiuno: vi invito a rinunciare al pranzo o alla cena, offrendo il corrispettivo alla Caritas diocesana o parrocchiale”.
In conclusione, mons. Ambrosio, dopo aver espresso gratitudine a sacerdoti e diaconi “per la bella testimonianza con cui in tanti modi cercate di essere vicini alla nostra gente” e aver ringraziato gli uffici pastorali che “continuano a tenere vivo il discorso della preghiera e della formazione, soprattutto per i giovani, attraverso i vari mezzi di comunicazione”, ha scritto di aver ottenuto dalla casa editrice Vita e Pensiero che fosse messo a disposizione di tutti – scaricabile dal sito della diocesi – il libro “Il potere della speranza” del card. José Tolentino Mendonca.