Fondi (Lt) è il primo Comune del Lazio sottoposto a regime di chiusura. La restrizione è stata disposta dalla Regione a causa dell’elevato numero di contagi da Covid-19 (47 in un Comune di 40mila abitanti, dati della Asl provinciale). “La città ha peculiarità commerciali e geografiche che la rendono un porto di terra, dal mercato ortofrutticolo più grande d’Europa ad altre realtà imprenditoriali. Per chi ha seguito le regole, ora cambia poco. Ciò che cambia è che chi doveva andare a lavorare fuori non può farlo e da fuori non si può venire a lavorare a Fondi”: è il racconto di Simone Nardone, giornalista fondano di Radio Civita InBlu, che dalle frequenze dell’emittente diocesana di Gaeta porta la propria testimonianza. “Il sistema sanitario non regge e la Asl da giorni chiedeva di vigilare per ridurre al minimo gli spostamenti. Ieri è stato diffuso video sui social di un poliziotto che da solo, nel centro di Fondi, bloccava 15 macchine in contemporanea, dando l’idea che la gente non avesse capito portata del problema”, prosegue. “Non è un’onta essere al centro di questa vicenda. Ben vengano misure restrittive per tornare presto alla vita normale” conclude. “Senza parrocchiani ci sentiamo orfani”, fa eco padre Massimiliano Scarlato, parroco di San Francesco d’Assisi a Fondi, che è in costante contatto social con i parrocchiani e in particolare con i bambini del catechismo. Uno di loro, Stefano, si è rivolto all’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari: “Non ho paura del Coronavirus, vescovo, perché so che il Signore ci protegge!”, ha detto in un video che sta riscuotendo un certo successo in rete.