Favorire i servizi di consegna a domicilio della spesa nelle diverse realtà territoriali, individuando come destinatari appunto le persone più vulnerabili, in particolare non autosufficienti o in condizioni tali da non poter uscire da casa per pregresse patologie o impegnate in servizi di emergenza. Questo il fine del Protocollo d’intesa sottoscritto da Ancc-Coop (l’Associazione nazionale Cooperative di consumatori), Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e il Dipartimento della Protezione civile.
“Si tratta di un Protocollo che si articola in semplici linee guida di volta in volta adattabili alle singole realtà locali”, si legge sul sito web dell’Anci: “I destinatari vengono individuati dai Comuni, le organizzazioni del volontariato raccolgono gli ordini di spesa e concordano con i punti vendita Coop le modalità con cui eseguirle; la consegna a domicilio è a cura dei volontari. I punti vendita Coop disponibili per questa attività sono circa 1.000 in altrettanti Comuni italiani”.
Le persone interessate si dovranno rivolgere al Centro di coordinamento operativo del Comune o al Comune stesso.