Occupazione: nel quarto trimestre 2019 in flessione l’input di lavoro dello 0,2% rispetto al precedente, +0,1% su base annua. Tasso al 59,2%

Nel quarto trimestre 2019 l’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) diminuisce dello 0,2% sotto il profilo congiunturale e cresce dello 0,1% su base annua; l’occupazione risulta invece stabile rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua.
Lo certifica la “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” diffusa oggi da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
“L’andamento del quadro occupazionale – si legge – si è sviluppato in una fase di ulteriore indebolimento della dinamica dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, segna una diminuzione congiunturale dello 0,3% del Pil; il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 59,2%, con una variazione nulla in confronto al trimestre precedente”.
Secondo i dati Istat, prosegue la crescita tendenziale dell’occupazione dipendente in termini sia di occupati (+1,3%) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+1,7%). Lo stesso andamento si riscontra nei dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (Co) rielaborate (+384mila posizioni lavorative nel quarto trimestre 2019 rispetto al quarto del 2018) e in quelli dell’Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+161mila posizioni lavorative al 31 dicembre 2019 rispetto al 31 dicembre 2018). L’aumento tendenziale delle posizioni lavorative dipendenti interessa le imprese di tutte le dimensioni, a eccezione di quelle con almeno 250 dipendenti.

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