“Il Signore ci sta facendo vivere questa quaresima dell’anno 2020 in un modo tutto particolare, in un modo che nessuno poteva pensare o immaginare e che davvero richiede ogni giorno in ciascuno di noi un deciso cambiamento di stile e di modalità di vita”. Lo scrive il card. João Braz De Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, in una lettera ai consacrati e alle consacrate, firmata anche dal segretario mons. José Rodriguez Carballo, sulla Quaresima in tempo di Coronavirus. “Siamo chiamati a vivere il tempo forte della fede, sempre con la stessa intensità, ma in modalità completamente diverse”, osserva. Secondo il cardinale, la “più efficace testimonianza” che i religiosi possano dare è in primo luogo “l’obbedienza serena e convinta a quanto ci viene richiesto da coloro che ci governano, sia a livello statale che ecclesiale, a tutto ciò che viene disposto per la salvaguardia della nostra salute, sia come privati cittadini che come comunità”. Il cardinale considera un “dovere di carità e di riconoscenza” la preghiera “incessante” per “tutti coloro che ci stanno aiutando a vivere e a superare questi momenti difficili”. Il riferimento è per autorità, governanti, operatori sanitari, volontari della Protezione civile e Forze armate. “Tutti coloro che offrono la loro opera preziosa per la presente calamità siano oggetto della nostra preghiera e dell’offerta dei nostri sacrifici”.