“A una settimana da quando quella del Covid-19 è stata dichiarata ‘pandemia’, il numero di casi nel mondo continua ad aumentare. Centinaia di milioni di bambini non stanno andando a scuola. I genitori e coloro che si prendono cura dei bambini stanno lavorando tramite remoto quando possono. I confini sono stati chiusi. Le vite sono state stravolte. Queste sono acque inesplorate per tutti noi”. Lo dichiara il direttore generale dell’Unicef, Henrietta Fore, spiegando che come Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia “stiamo combattendo un nuovo virus, sfatando miti e lottando contro la disinformazione, mentre cerchiamo di prenderci cura del benessere del nostro staff e delle nostre famiglie”.
“Il nostro lavoro salvavita per fornire ai bambini servizi per la salute, l’istruzione, la nutrizione e la protezione non è mai stato così necessario”, prosegue Fore: “Con milioni di bambini rifugiati o migranti, colpiti da guerre, che muoiono per cause prevenibili, che non vanno a scuola o che non hanno vaccini essenziali, il bisogno di aiuto non è mai stato più grande”.
“L’Unicef – aggiunge il direttore generale – sta lavorando per aiutare a prevenire la diffusione del virus fra le comunità nei Paesi colpiti. Stiamo condividendo informazioni accurate su come tenere le famiglie al sicuro, fornendo kit igienici e medici alle scuole e alle strutture sanitarie e mitigando l’impatto dell’epidemia sull’accesso dei bambini ai servizi sanitari, scolastici e sociali”. “Oggi più che mai – conclude Fore –, contiamo sui nostri donatori affinché continuino a supportare la nostra missione per coloro senza nulla e nessuno, nonostante i tempi siano difficili”.