La diocesi di Cefalù si mobilita per sostenere “i nuovi samaritani”, ovvero i sanitari in prima linea nella lotta al Coronavirus della Fondazione Giglio di Cefalù, come li ha definiti il vescovo della mons. Giuseppe Marciante. In un colloquio telefonico con il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, il vescovo Marciante ha voluto manifestare l’aiuto della diocesi per l’ospedale, annunciando l’acquisto e la donazione di due ventilatori polmonari per la terapia intensiva. Ai respiratori si aggiungeranno 5.000 mascherine per il personale sanitario del Giglio e altre 2.000 per le associazioni impegnate nel territorio diocesano per assistere i più deboli. Un “gesto straordinario”, secondo il presidente Albano, che “ci emoziona e ci fa comprendere come l’unità di una comunità è la vera forza per vincere la sfida contro il Coronavirus”. “Mi sento di esprimere la nostra più profonda gratitudine, a nome dei sanitari e dei pazienti, al vescovo Marciante e all’intera diocesi di Cefalù” per un aiuto concreto che “ci consentirà di assistere più pazienti”. “La prima lotta al virus – ha sottolineato mons. Marciante – è la solidarietà. Il virus si sconfigge con la solidarietà: anche stare a casa è, oggi, un gesto di solidarietà. Ognuno deve fare la sua parte per poter dare qualcosa a chi viene colpito dal virus. La nostra diocesi – ha affermato il vescovo – si è sentita chiamata in causa in questa battaglia per la vita e anche noi abbiamo deciso di collaborare con l’ospedale per curare gli ammalati”.