“Oggi il Comitato economico e sociale ha lanciato un messaggio chiaro sull’emergenza coronavirus in vista del Consiglio straordinario dei capi di Stato e di governo europei. Di fronte a una crisi di queste proporzioni ci vuole un coordinamento politico e una coerenza straordinari a livello europeo”. Lo dichiara al Sir Luca Jahier, presidente del Cese. “Nessun governo può pensare di risolvere da solo l’emergenza, chiudendo le frontiere o facendo saltare l’Unione europea. Tutti gli Stati membri dell’Ue devono riunirsi con un’azione concertata e coerente. Agire velocemente e agire insieme è l’unica risposta efficace a una crisi che colpisce tutti noi. L’integrità dell’Europa ne dipende”. Jahier argomenta: “Tutti i governi dovrebbero essere in grado di attuare le misure necessarie, indipendentemente dal loro attuale livello di debito, mentre dobbiamo adottare un pacchetto di emergenza globale completamente flessibile attraverso il quale l’Unione si assumerà la responsabilità di una quota significativa dello sforzo complessivo”. Il quale dev’essere orientato a “salvare le vite umane, proteggere i cittadini e i residenti, ma anche lavoratori e imprese”. La Commissione “ha fatto e sta facendo la sua parte. Gli Stati membri devono fare la loro cambiando il loro modus operandi. È indispensabile la distribuzione equa delle attrezzature mediche in tutti gli Stati membri interessati. Dobbiamo evitare un sovraccarico dei nostri sistemi sanitari nazionali, oltre a guadagnare tempo per lo sviluppo di un vaccino e altri potenziali trattamenti”.
Il presidente Cese specifica: “È necessaria una Golden rule per esentare tutte le spese necessarie dalle norme fiscali a livello dell’Ue per superare la situazione attuale e riportare l’economia europea il più rapidamente possibile sulla strada giusta”.