Sale la preoccupazione per il Coronavirus anche nell’area dell’America Centrale e delle Antille. In queste ultime, località turistiche per eccellenza, si verificano nuovi casi, fra cui tre decessi. Dopo il Guatemala e l’arcidiocesi di Panama, anche la Conferenza episcopale della Costa Rica (Cecor) ha emesso un comunicato nel quale sottolinea il dialogo con le autorità sanitarie del Paese e la propria volontà di collaborazione. E si chiede ai sacerdoti di sospendere la celebrazione pubblica delle funzioni in Quaresima e nel Triduo pasquale, così come incontri, attività pastorali e liturgie penitenziali previste in prossimità della Pasqua. I fedeli sono invitati a osservare le pratiche quaresimali della preghiera, del digiuno e delle opere di misericordia.
Si pronunciano sull’emergenza anche i vescovi del Nicaragua, uno dei pochi Paesi ancora immuni da contagi. In questo caso le celebrazioni restano programmate, ma con i provvedimenti preventivi già sperimentati in molti Paesi, come la preferenza per la comunione in mano, la soppressione del segno della pace e l’invito a chi è raffreddato o ha mal di gola ad astenersi dalla partecipazione ai riti.
Anche le sei diocesi di Porto Rico, dove vige il coprifuoco, hanno sospeso la celebrazione delle messe e degli altri riti e incontri pastorali. I vescovi ricordano “l’importanza della famiglia e il suo valore come Chiesa domestica”.