Coronavirus Covid-19: López Aguilar (Parlamento europeo) sulla chiusura frontiere Schengen, “coordinamento Ue e non discriminazione”

Bruxelles: una riunione della commissione parlamentare libertà civili, giustizia e affari interni (foto SIR/PE)

“Negli ultimi giorni, diversi Stati membri dell’Ue hanno reintrodotto i controlli alle loro frontiere interne, dentro l’area Schengen, o le hanno addirittura chiuse per alcune categorie di persone, mentre altri Stati membri stanno prendendo in considerazione tali misure”. Parte da questa constatazione una dichiarazione del presidente della commissione Libertà civili del Parlamento europeo, lo spagnolo Juan Fernando López Aguilar, sulla reintroduzione dei controlli di frontiera interni a Schengen. “Pur condividendo pienamente la necessità di misure di politica pubblica che limitino l’interazione sociale per rallentare la diffusione del coronavirus, esorto – afferma – gli Stati membri ad adottare le loro misure nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità e, soprattutto, di solidarietà tra gli Stati membri dell’Unione, oltre che di non discriminazione e delle norme Schengen applicabili. È fondamentale che, nell’adottare tali misure, non vi sia alcuna discriminazione tra i cittadini dell’Ue”. “È solo attraverso un approccio coordinato, piuttosto che attraverso azioni intraprese dai singoli Stati membri, che riusciremo ad affrontare con successo la sfida che tutti abbiamo davanti”. Conclude: “La commissione per le libertà civili sta monitorando attentamente la situazione e si aspetta che la Commissione europea, la presidenza del Consiglio Ue e gli Stati membri proteggano tutti i benefici dell’area Schengen”.

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