Diversi, in questi giorni di grande prova, i progetti della diocesi di Cremona a sostegno degli operatori sanitari impegnati sul territorio per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Anzitutto la rete di carità sul territorio, riferisce un comunicato. Tra i vari esempi Caritas e San Vincenzo parrocchiali impegnate su tutto il territorio diocesano, gruppi giovanili e associazioni che fanno capo alla comunità cristiane, che stanno promuovendo iniziative, in accordo con i propri Comuni, a favore dei soggetti più fragili, in particolare anziani o persone in quarantena prive di una rete familiare. Anche la diocesi, che ha investito energie e attenzioni per garantire un supporto nella preghiera e nella vicinanza spirituale alle persone attraverso i mezzi di comunicazione, lancia il progetto “Io avrò cura di te” a sostegno degli operatori sanitari impegnati sul territorio per l’emergenza coronavirus che, con dizione e costanza, si occupano, senza contare le ore, dei tantissimi malati a loro affidati, mettendo a repentaglio la loro stessa salute. Attraverso la Caritas e la Fondazione San Facio, in accordo con la Direzione socio-sanitaria Asst di Cremona, si istituisce un progetto per l’alloggio gratuito degli operatori sanitari che prestano il loro lavoro presso i nostri ospedali e che per distanza dai luoghi lavorativi o per non mettere a rischio le famiglie decidono di alloggiare fuori dalle proprie abitazioni. I luoghi individuati per questa accoglienza sarebbero alcune strutture diocesane in Cremona e il Centro di spiritualità di Caravaggio.
Come ulteriore azione verso gli operatori sanitari i consultori di ispirazione cristiana presenti in diocesi, avvalendosi della azione volontaria degli operatori, si rendono disponibili a rendere un servizio on-line di sostegno psicologico per rinforzare i medici e il personale sanitario nella loro preziosa attività di cura.