Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, si è recato a donare sangue e invita gli agricoltori italiani a presentarsi nei laboratori trasfusionali di tutta la Penisola per dare il proprio contributo visto che ogni giorno 1.800 persone da nord a sud della Penisola hanno bisogno di trasfusioni. Una iniziativa della Coldiretti per fare fronte al brusco calo della raccolta con l’emergenza Coronavirus. “Chiediamo ai nostri agricoltori impegnati a garantire le forniture alimentari alla popolazione un ulteriore gesto di partecipazione e solidarietà in un momento difficile per il Paese in cui il sistema sanitario è sotto stress a causa della pandemia”, spiega Prandini che ha donato nella sede nazionale della Croce Rossa dove ha incontrato il presidente nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca.
“Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – sottolinea Coldiretti – è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale”.
“La donazione di sangue – continua Coldiretti – è fra le situazioni di necessità previste dal Dpcm dell’emergenza Coronavirus per giustificare gli spostamenti fuori casa. Per donare il sangue occorre avere fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore”.