“Agrigento, con i suoi cinque presidi ospedalieri, è in grado di garantire soltanto 16 posti letto (di terapia intensiva, ndr) suddivisi con Sciacca ed Agrigento” per le persone colpite da Covid-19. Lo afferma in una nota il Cartello sociale di Agrigento, composto da sindacati e Ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi. “Alla luce di ciò una valida risposta potrebbe arrivare da una funzionalizzazione del presidio ospedaliero Fratelli Parlapiano di Ribera, il cui depotenziamento di questi ultimi anni ha liberato interi reparti di degenza che oggi potrebbero essere utilizzati per tale scopo”. Una scelta che, secondo il Cartello, “permetterebbe in tempi rapidi di fronteggiare una potenziale richiesta di posti letto alleggerendo gli importanti carichi di lavoro degli altri presidi ospedalieri provinciali”. Nel comunicato congiunto, si esprime disappunto per l’accordo siglato dall’Asp di Agrigento con quella di Caltanissetta, per la gestione di pazienti affetti da Covid-19 e non solo. “Questo accordo, però, non prevede nessun incremento di posti letto ad alta e media intensità di cure – si legge –, tanto meno la realizzazione così come previsto dalla rete ospedaliera di reparti di pneumologia e malattie infettive. Riteniamo che tutto questo servirà soltanto a spalmare, a tasso invariato di incremento di posti letto, i pazienti in giro per le due province”.