Diecimila flaconcini di gel disinfettante, 15.200 mascherine usa e getta, 22mila guanti monouso, 300 camici monouso, 285 tute monouso, 236 litri di disinfettante. Per far fronte all’emergenza coronavirus, sono in tutto 50mila i presidi sanitari acquistati da Fondazione Progetto Arca “per dotare – chiarisce un comunicato – le strutture di accoglienza e le Unità di strada nelle città italiane (Milano, Roma, Napoli) in cui porta il suo sostegno alle persone più fragili: senza dimora, famiglie a rischio povertà, anziani soli, migranti”. Nel rispetto delle ultime disposizioni del governo “mirate a ridurre la diffusione del contagio da Covid-19, la Fondazione prosegue le sue attività di accoglienza e di assistenza in strada dedicate a chi è più in difficoltà, in particolare a chi non può stare a casa perché una casa non ce l’ha, e per cui è stata lanciata la campagna #proteggiamoli”. Il presidente di Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia, afferma: “come cittadini e come operatori a fianco delle persone più fragili ci viene richiesto un grande sforzo in queste settimane. Grazie infinite a tutti gli operatori e ai volontari, che sanno dimostrare un’enorme dote di resilienza, adattandosi alla situazione e proseguendo le attività rese più complesse dalla situazione anomala e indefinita nel tempo. E grazie in particolare ai nostri operatori sanitari in prima linea sempre: medici, infermieri e Oss che hanno potenziato i turni e rinunciato alle ferie per far fronte all’emergenza in corso”. “Continuiamo a non perdere di vista l’obiettivo comune: proteggere noi stessi e, insieme, aiutare i cittadini che vivono questa nuova emergenza nella loro già quotidiana emergenza”. Per tutelare la salute di operatori e ospiti, Progetto Arca ha affrontato nell’emergenza e affronterà ancora queste spese straordinarie di presidi sanitari. Per questo ha lanciato la campagna di sostegno #proteggiamoli:
https://www.progettoarca.org/news/tutte-le-notizie/235-emergenza-coronavirus-proteggiamoli.html