“Da domenica 15 a domenica 22 marzo recitiamo il Santo Rosario nella sera alle ore 19. Il suono delle campane lo annunci”. È l’invito di mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma e abate di Fontevivo: “Chi non può farlo in quel momento lo faccia prima o dopo, ma preghiamolo! Sarà un’invocazione continua alla Madre del Signore per la fine di questa epidemia, la guarigione degli ammalati, la salute di tutti”. Altre iniziative di preghiera sono promosse in questi giorni nelle parrocchie, nei santuari, con i giovani: giovedì 19 marzo, giorno di San Giuseppe, su iniziativa della Cei “ci uniremo nella recita del Santo Rosario a tutti i fedeli che sono in Italia, spostando l’orario alle 21, così anche il suono delle campane sarà per quell’ora”. Tv2000 trasmetterà il Santo Rosario in diretta. Il vescovo invita tutti, durante tutta la settimana, “ad accendere una candela sui davanzali delle case ad indicare che lì si prega”. “Sarà una fiammella per ricordare anche i morti di questi giorni – dice -. È un segno di suffragio che possiamo fare anche in questo difficile momento, un modo per accompagnarli come comunità davanti al Signore, mentre continua, da parte dei presbiteri, in forma privata, la celebrazione dell’Eucaristia per la Chiesa e il mondo”. La diocesi di Parma ha anche lanciato una raccolta fondi straordinaria “per le persone, le famiglie e le comunità messe in grave difficoltà economica da questa epidemia. Diversi hanno già chiesto aiuto. Ognuno dia secondo il proprio cuore e la propria possibilità. Tutti possiamo rinunciare a un pranzo dando il corrispettivo”. Chiede perciò per venerdì 20 marzo 2020 una giornata di digiuno.