“Viviamo una emergenza seria nella quale la collaborazione di tutti è fondamentale. Speriamo di riuscire a riprendere la vita normale in tempi brevi. Nessuno di noi può pensare di fare da solo. Abbiamo capito con forza che dipendiamo gli uni dagli altri, quindi dobbiamo fare delle scelte che coinvolgono altre persone”. Così mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico di Ales-Terralba, si rivolge ai fedeli delle due diocesi sarde in un video girato nella cappella del seminario di Oristano. “Come cristiani sentiamo in questo momento la tristezza di non poter celebrare l’Eucarestia insieme e riunirci in chiesa a pregare – dice -. Però sappiamo bene che questo non tocca la nostra relazione con Dio, né la sua profondità, né la sua qualità”, perché “come dice Gesù il primo tempio è il nostro cuore”. Mons. Carboni invita ad approfittare dei limiti e delle restrizioni governative “per una preghiera personale fatta in casa, magari creando un piccolo angolo di preghiera, con una immagine del Signore o della Madonna”. “Pregare in primo luogo per gli scienziati, gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri – prosegue – che senza risparmio si adoperano per curare i malati; per i nostri governanti, perché le scelte siano guidate da saggezza e discernimento. Preghiamo per noi, per la nostra salute, ma soprattutto chiediamo al Signore il dono del discernimento, perché tutte le scelte siamo dettate dal vero bene per le altre persone”. L’arcivescovo conclude incoraggiando le persone “a non perdere la speranza, a vivere con consapevolezza questo tempo di prova, sapendo che si tratta di un tempo che passerà. Ritorneremo alla nostra vita quotidiana forse con la consapevolezza in più che dipendiamo gli uni dagli altri e che dobbiamo essere attenti alle altre persone”.