In prima linea durante questa emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus Covid-19 anche il personale che opera all’interno delle farmacie. Per capire la situazione abbiamo ascoltato il dott. Mario Marchese, della farmacia Marconi in viale Marconi a Roma, a due passi dall’ospedale Spallanzani. “La situazione si è evoluta drammaticamente dallo scorso fine settimana, perché si è passati da una situazione di relativa tranquillità a una situazione di emergenza collettiva”, racconta Marchese che si è trovato ad affrontare, con non poche difficoltà, una impennata di richieste di farmaci immunostimolanti, mascherine, gel igienizzanti, termometri infrarossi, guanti monouso e tutto ciò che può servire per combattere un’infezione virale. “Arrivano almeno 200 telefonate al giorno
per chiedere se abbiamo mascherine e se queste possono essere riutilizzate per più giorni”, dichiara il farmacista che sottolinea come le mascherine vengano contaminate e non possano essere utilizzate all’infinito; “chiedono molta Tachipirina e prodotti per l’influenza, anche se non ne hanno bisogno, ma vogliono fare una scorta”. Nell’interesse della salute pubblica il dottor Marchese aggiunge come si cerchi di aiutare tutti, stando comunque attenti con precauzioni, come ad esempio far entrare in farmacia in maniera contingentata le persone e la disposizione di parafiato, barriere in plexiglass sui banconi per evitare la contaminazione delle vie aeree. “Purtroppo episodi di sciacallaggio ci sono. Ci sono persone che non hanno scrupoli e pensano a lucrare sulla salute degli altri”, la condanna del farmacista in merito alle denunce di alcune persone che si sono viste chiedere somme esorbitanti per il materiale più venduto in questo periodo, anche se parallelamente evidenzia come lo stesso materiale abbia subito un aumento di prezzi rilevante anche per le farmacie. “L’augurio è che prendendo queste precauzioni, nel giro di qualche settimana risolveremo la situazione”, le parole di Marchese, che spera venga trovato il vaccino il più presto possibile. “Sono abbastanza tranquilla di carattere e cerco di trasmettere questo alle persone che incontro”, dichiara Teresa Addati, una delle persone che lavorano nella farmacia romana; “credo che se tutti facciamo il nostro dovere riusciremo ad uscirne presto. Dobbiamo restare tranquilli, perché il panico non ci porta da nessuna parte e ci fa commettere errori”.