Francia, Svizzera, Belgio. Il mondo ortodosso in Europa si ferma, annulla tutte le liturgie nel fine settimana e chiude le chiese, “fino a nuovo ordine”, per contrastare al massimo la pandemia da Coronavirus e rispondere alle indicazioni dei governi dei singoli Stati. “Invitiamo tutte le comunità della Metropolita greco-ortodossa di Francia a rimanere chiuse fino a nuovo ordine”, scrive in un comunicato il metropolita di Francia Emmanuel del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. “E’ con grande dispiacere che vi annunciamo l’annullamento di tutti i servizi liturgici della settimana e della domenica. Cogliamo questa occasione per invitare a pregare per una soluzione rapida di questa crisi e perché sia possibile celebrare nella gioia luminosa la festa della Resurrezione di nostro Signore”. In un comunicato, anche la diocesi Svizzera del Patriarcato ecumenico annuncia la cancellazione di tutti gli uffici liturgici a partire dalla data di ieri, precisando che l’evoluzione della situazione continuerà ad essere vagliata giorno per giorno. Battesimi e funerali saranno celebrati ma solo alla presenza della strettissima cerchia familiare e comunque con non più di 10 persone. “Siamo molto preoccupati – scrive il metropolita della Svizzera Maxime – per l’evoluzione della propagazione del Coronavirus”.
E’ invece il metropolita Athenagoras del Belgio (Patriarcato ecumenico) ad annunciare la stessa decisione di annullamento di tutti gli uffici liturgici in tutto il Paese, precisando di attenersi al dispositivo di contrasto del virus e alle misure messe in atto dal Consiglio nazionale di sicurezza. “Tutti gli ambiti della società presenti sul territorio belga – scrive il metropolita – condividono lo stesso desiderio di attuare, dare comunicazione e applicare in maniera coerente le misure decise. Le autorità civili del nostro Paese desiderano che la stessa decisione sia applicata ovunque allo stesso modo. L’obiettivo prioritario è la conservazione della salute pubblica”. Pertanto “la Chiesa ortodossa in Belgio annuncia la cancellazione di tutti i servizi religiosi. “Queste misure si applicheranno da venerdì 13 marzo a mezzanotte fino al 3 aprile 2020 incluso. Gli sviluppi della situazione continueranno a essere valutati su base giornaliera”. Dalla Romania, il patriarca Daniel ha chiesto di leggere una preghiera composta appositamente per il Coronavirus prima di ogni cerimonia liturgica.
Nei giorni scorsi si era riunito a Istanbul nella sede del Phanar, il santo e grande Sinodo del Patriarcato ecumenico sotto la presidenza del patriarca ecumenico Bartolomeo per discutere anche sulle misure da prendere per il contrasto all’epidemia. “La Chiesa ha sempre nutrito rispetto per la scienza medica”, si legge nel testo. “Pertanto, raccomanda a tutti i fedeli di attenersi alle direttive dell’Oms e a quelle che vengono emanate dalle autorità civili dei vari Paesi”. Il Patriarcato ecumenico esprimeva poi la sua gratitudine a tutti coloro che “con grande spirito di sacrificio lavorano nel campo della salute, ai medici, agli infermieri e ai ricercatori, che si stanno adoperando per affrontare la nuova pandemia e curarla”.