Quaresima: mons. Angiuli (Ugento-Santa Maria di Leuca), “attraverso l’oscurità della croce si giunge allo splendore della gloria”

“Attraverso l’oscurità della croce si giunge allo splendore della gloria. Occorre però comprendere bene il valore della croce. Essa contiene due grandi virtù, unite e distinte: il valore della sofferenza e la manifestazione dell’amore. Se si intende la croce solo come sofferenza, allora è giusto dire con don Tonino Bello che la croce è “collocazione provvisoria'”. Lo scrive mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, nel messaggio per la Quaresima 2020. Secondo il presule, “la sofferenza, anche quella del coronavirus, è destinata a passare. Ma se si intende la croce come manifestazione dell’amore allora la croce non passa, perché l’amore rimane in Eterno! Per questo risorgendo da morte Cristo mostra le sue piaghe ai discepoli”. Il vero amore, osserva, “non ama parole ma è disposto ad affrontare qualsiasi sacrificio per la persona amata”. Di qui la conclusione: “Quando siamo uniti dall’amore sofferente di Cristo, niente si perde: né l’amore, né la sofferenza. Chiediamo che il Signore ci sostenga durante questo tempo di sofferenza”.

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