Le messe domenicali continuano ma non devono superare la soglia delle 100 persone e i fedeli devono posizionarsi tra i banchi lasciando una sedia vuota tra una persona e l’altra e tra una fila e l’altra. È una delle norme contenute nella lettera-circolare scritta oggi pomeriggio personalmente dal presidente dei vescovi francesi mons. Éric de Moulins Beaufort, per indicare alle diocesi di Francia le misure decise dalla Conferenza episcopale in seguito all’annuncio dato ieri dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron riguardo all’epidemia Covi-19. Si tratta di una serie di raccomandazioni – spiega l’arcivescovo – valide “fino a nuovo ordine” e prese dalla Chiesa per “contribuire alla solidarietà nazionale”. Vengono annullate tutte le iniziative che prevedono una partecipazione di oltre 100 persone. In un comunicato diffuso questa mattina era stata annunciata anche la cancellazione dell’assemblea plenaria dei vescovi che si sarebbe dovuta tenere a Lourdes dal 31 marzo al 3 aprile.
I vescovi si appellano in modo particolare alle persone anziane con più di 70 anni affinché non partecipino a nessuna riunione. Nella circolare, mons. de Moulins Beaufort chiede anche di annullare tutte le attività come i pellegrinaggi, le riunioni parrocchiali, le veglie di preghiera ed incoraggia i movimenti (dallo scoutismo ai movimenti caritativi e carismatici) ad interrogarsi sulle iniziative previste. Riguardo quindi alla celebrazione delle messe, la Conferenza episcopale chiede di rispettare la soglia delle 100 persone e la distribuzione dei fedeli in rispetto alle sicurezza sanitaria. Per permettere quindi a tutti di partecipare alla messa domenicale, si invitano le singole comunità e parrocchie ad organizzare celebrazioni lungo tutto il fine settimana. Le persone anziane oltre i 70 anni e quelle vulnerabili sono dispensati dal partecipare alla messa domenicale. “In generale – scrive mons. De Moulins Beaufort – la Conferenza episcopale incoraggia la cautela verso le persone più fragili. Ringrazia i fedeli per la comprensione che mostreranno e per tutto l’aiuto che può essere dato alla riorganizzazione della vita nella Chiesa durante questo periodo di epidemia. In particolare, li invita a mostrare particolare attenzione alle persone fragili e anziane che sono più colpite da questa malattia. La Conferenza episcopale è ben consapevole dei disagi che subirà la normale vita ecclesiale e i cattolici”. L’invito è ad usare in questo periodo i media cattolici che offrono spunti e modalità per “nutrire la nostra vita di preghiera”.