“In un momento così delicato per la vita del nostro Paese mi rivolgo a voi, fratelli e sorelle carissimi, attraverso i mezzi di comunicazione sociale della diocesi. Il sentimento di pericolo, di precarietà, di isolamento che tutti sperimentiamo mette a dura prova il nostro animo, che non può rinunciare a tenere viva la speranza. Noi siamo ‘prigionieri della speranza’ e non ‘carcerieri’! Lo ricordava il profeta Zaccaria (cfr. 9,12) in un momento delicato della vita di Israele”. Lo si legge nel messaggio alla diocesi di Foligno inviato dal vescovo Gualtiero Sigismondi, accompagnato dalla preghiera di affidamento a Maria al Santuario Madonna del Pianto. “In forza della tutela della salute pubblica la Chiesa che è in Italia ha accettato responsabilmente di celebrare la messa pro populo senza il popolo”. La “quarantena” di questa Quaresima “ci sollecita a convertirci a uno stile di vita più sobrio. I tanti ‘no’ che i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri impongono – afferma il vescovo – sottintendono il ‘sì’ al bene comune. La raccomandazione di rimanere a casa ci aiuti ad ascoltare il silenzio, a riservare una speciale cura per la vita interiore e a riscoprire i rapporti familiari”. “La Vergine Maria, ‘ponte incrollabile’ tra il Figlio di Dio e l’umanità sofferente, ci ottenga dal Figlio suo la grazia di vivere questa Quaresima, così austera, ‘protesi alla gioia pasquale’”.