“Carissimi, mi premuro trasmettervi una lettera del cardinale vicario Angelo De Donatis, che spiega ai fedeli della diocesi di Roma il motivo per cui – udito il Santo Padre Francesco – ieri ha ritenuto opportuno emanare il decreto con il quale disponeva la chiusura di tutte le chiese di Roma ed oggi ha limitato tale disposizione alle sole chiese non parrocchiali”. Dunque chiese parrocchiali di nuovo aperte. In una lettera ai fedeli delle diocesi di Tivoli e Palestrina, il vescovo Mauro Parmeggiani spiega le nuove disposizioni per le due diocesi che, in linea con quanto stabilito oggi dal card. De Donatis, modificano il decreto emanato ieri consentendo la riapertura delle chiese parrocchiali e “ponendo in capo ai sacerdoti e a tutti i fedeli la responsabilità ultima dell’ingresso nei luoghi di culto, in modo tale da non esporre ad alcun pericolo di contagio la popolazione e nel contempo evitare il segno dell’interdizione fisica dell’accesso al luogo di culto attraverso la chiusura del medesimo, la quale potrebbe creare disorientamento e maggior senso di insicurezza”. Nel ribadire che “i fedeli sono dispensati dall’obbligo di soddisfare al precetto festivo”, mons. Parmeggiani conferma la chiusura al pubblico delle chiese non parrocchiali e più in generale degli edifici di culto, fatta eccezione per alcuni santuari. “Restano invece aperte le chiese parrocchiali” e gli oratori di comunità stabilmente costituite, “limitatamente alle medesime collettività che abitualmente ne usufruiscono in quanto in loco residenti e conviventi, con interdizione all’accesso dei fedeli che non sono membri stabili delle predette comunità”.