La Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, in questo momento difficile per il coronavirus, rivolge alla politica e ancor più al ministro dell’Interno e alla Presidenza del Consiglio un appello a sostegno delle persone già povere, indebitate e a rischio usura: “Nel nuovo Decreto Crescita sia inserito l’emendamento che ampli la platea del Fondo di Solidarietà per le vittime di usura, art. 14 della legge 108/1996, alle famiglie, a tutte le persone fisiche, vittime di usura che attualmente è ad esclusivo beneficio degli operatori economici, commerciali, artigiani, artisti e professionisti; inoltre, sia previsto che i residui annuali non utilizzati del Fondo per interventi di solidarietà alle vittime dell’usura, di cui all’art. 14, siano destinati nella misura del 50% al Fondo di prevenzione dell’usura di cui all’art. 15 della medesima legge; infine, sia prevista una sospensione delle esecuzioni”.
Si tratta di “tre interventi improcrastinabili che andrebbero a favore di persone povere, che diventeranno sempre più precarie e a rischio usura, e di nuove povertà che certamente emergeranno, in quanto la pandemia ha imposto nuovi stili di vita che stanno comportando spese aggiuntive e straordinarie a cui famiglie e imprese non erano preparati. Migliaia di famiglie si troveranno ad avere a che fare con minori risorse a disposizione; i tanti lavoratori a casa senza stipendio che non sanno se le aziende per cui lavorano avranno la forza per ripartire e soprattutto di garantire le retribuzioni; poi ci sono imprese, commercianti che da giorni stanno contando solo disdette e revoche di contratti e prenotazioni”.
È necessario pertanto “un intervento urgente da parte del Governo a sostegno delle famiglie che, oltre alla salute, rischiano di perdere l’abitazione principale e anche la dignità”.
L’auspicio è che “il Governo sappia ascoltare il grido di allarme di milioni di famiglie che, anche a causa del Covid-19, sono ancora più sull’orlo del fallimento economico. Bisogna evitare che la pandemia sanitaria si trasformi in pandemia sociale, economica ed esistenziale”. Oltretutto, le richieste della Consulta nazionale antiusura non comportano spese a carico dell’Erario”.