“Siamo tutti messi alla prova: i sistemi sanitari, l’economia. Ma soprattutto le persone”. Durante la conferenza stampa a Bruxelles per illustrare il pacchetto economico in tempo di coronavirus, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, non manca di fare un riferimento più generale sulla diffusione dell’epidemia. “Siamo soltanto all’inizio”, afferma preoccupata. “Non è possibile fermare il virus, ma si può rallentarne la diffusione”. Per questo “dobbiamo rallentare la vita pubblica” per dare tempo ai sistemi sanitari di curare gli ammalati. Quasi tutti i Paesi stanno assumendo misure restrittive: oltre all’Italia, von der Leyen cita Francia e Germania. Sottolinea la necessità di forniture adeguate di attrezzature mediche, mediante una maggiore produzione e una immediata distribuzione. “Bisogna far funzionare – dice – il mercato unico”, compresa la circolazione delle merci, “altrimenti si crea un effetto domino. E aggiunge: “Alcuni controlli possono essere giustificati”, ma “un divieto generale di viaggio non è considerato efficace dall’Oms e ha un impatto sociale ed economico notevole, oltre a sconvolgere la vita delle imprese e delle persone”. È, indirettamente e per il momento, un no alla chiusura delle frontiere e alla sospensione di Schengen. “Le misure adottate devono essere proporzionate”, spiega la presidente.