Casi di contagio da Coronavirus anche a Cipro. Il Governo, per limitarne la diffusione, ha emanato un decreto in cui, tra le varie cose, si stabilisce che “sono proibiti […] i raduni di più di 75 persone in uno spazio ristretto in conformità alle misure di emergenza”. Indicazioni che anche le Chiese e le congregazioni ecclesiastiche sono chiamate a rispettare. Padre Jerzy Kraj, francescano della Custodia di Terra Santa, vicario patriarcale latino per Cipro, in una nota esorta i fedeli “a recitare preghiere speciali chiedendo all’Onnipotente di guarire coloro che sono infetti e di fermare la diffusione di questa pandemia”. In linea con le misure annunciate dalle autorità, il vicario ha emanato le seguenti misure di protezione da applicarsi applicate a tutte le chiese latine a Cipro “con effetto immediato e fino a nuovo avviso”: “La messa domenicale sarà celebrata nelle chiese e nelle sale per un piccolo numero di fedeli, fino a 75 persone, nei giardini parrocchiali o in altri spazi aperti (per un numero maggiore); si consiglia anche ai vari gruppi parrocchiali di sospendere le loro attività; la Comunione sarà data solo nelle mani (non sulla lingua); durante le liturgie non ci dovranno essere strette né tenute di mano, mentre il segno della pace dovrà essere dato per mezzo di un inchino del capo”. “In questi giorni di paura e di rischio reale di contagio raccomandiamo ai nostri fedeli più vulnerabili, soprattutto agli anziani, e a tutti quelli con sintomi di malattia, di astenersi dal venire in chiesa. Possono partecipare alla messa attraverso trasmissioni televisive o internet. È un momento difficile, che richiede un senso di responsabilità da parte di tutti noi”. “Preghiamo con fede – conclude il vicario – invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria per la protezione del Signore nella speranza che queste misure non siano a lungo necessarie”.