“La Chiesa cattolica in Russia non ha ancora alcun santo né beato dei tempi del regime sovietico mentre la Chiesa ortodossa russa li ha già riconosciuti in gran numero”, ha affermato ieri a Varsavia mons. Tadeusz Kondrusiewicz, attualmente presidente dei vescovi bielorussi, dal 1991 al 2007 massima autorità della Chiesa cattolica sul territorio della Federazione Russa. Il presule ha partecipato alla presentazione dell’edizione polacca del libro di don Krzysztof Pozarski che raccoglie le storie di 14 candidati agli altari, morti ai tempi del regime comunista nell’ex Urss. Il vescovo, che è parroco della chiesa di San Stanislao a Pietroburgo e postulatore nel processo di beatificazione dei martiri cattolici del Novecento in Russia, ha concluso l’incontro con la stampa, organizzato dalla segreteria della Conferenza episcopale polacca, invitando i presenti “fra qualche anno alla beatificazione dei martiri”. In alcuni casi, ha anche osservato, “la documentazione processuale si basa sulle testimonianze di coloro che tennero imprigionati e uccisero i futuri beati”. Il card. Stanislaw Dziwisz, citando nella prefazione al volume le parole di Giovanni Paolo II che nella “Tertio millennio adveniente” parlava dei “martiri, spesso sconosciuti, quasi ‘militi ignoti’ della grande causa di Dio”, ha sottolineato che quelle testimonianze “per quanto sia possibile non devono andare perdute”.