Il Covid-19 si sta diffondendo “drammaticamente” anche nei Paesi del nord dell’Europa, dove le autorità civili “hanno ordinato misure molto radicali”. Lo scrive il vescovo di Copenaghen Czeslaw Kozon, in quanto presidente dei vescovi del Nord Europa, in una lettera ai fedeli di Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Islanda, annunciando che in ogni Paese saranno pubblicate “linee guida appropriate”, per la vita delle comunità cristiane. “Nonostante la gravità della situazione, dovremmo cercare di mantenere la fiducia in Dio e nella Sua provvidenza”, scrive mons. Kozon. “Questa esperienza ci ricorda che non abbiamo tutto sotto controllo, non possiamo controllare tutto, ma dobbiamo sentirci sostenuti da una forza più grande”, e nel “momento di prova” che rappresenteranno le “prossime settimane, forse anche i mesi”, “non dobbiamo lasciarci portare alla disperazione”. Il vescovo anticipa anche che potrà presentarsi la necessità di sospendere le messe domenicali: “In questo caso, l’assenza dalla celebrazione non è peccato”, sottolinea, e suggerisce la possibilità di praticare la “comunione spirituale”, cioè “confessare la fede nella presenza di Cristo nell’Eucaristia ed esprimere il desiderio di essere uniti a Lui nella preghiera”. Dal vescovo anche l’invito ad aiutare “coloro che sono particolarmente colpiti dalle conseguenze dell’epidemia”.