“Si è complessivamente manifestata una rara moderazione di toni, che ha retto (con poche eccezioni) anche in relazione ai primi cortocircuiti e scontri tra governo e regioni”. Lo segnala il report del mese di febbrario dell’Osservatorio TG Eurispes – CoRiS Sapienza con un focus su informazione e Coronavirus. “A partire da venerdì 21 febbraio, con la scoperta del primo caso ‘italiano’ di contagio – si legge nell’introduzione -, l’epidemia del coronavirus ha monopolizzato, com’era naturale attendersi, anche l’informazione di prime time. Di fronte a quella che può essere ritenuta la più grave emergenza per il sistema-paese dal dopoguerra, le 7 testate generaliste hanno svolto una funzione più che apprezzabile, informando in modo accurato sullo sviluppo dei contagi e documentando le forti problematicità sanitarie ed economiche”. Un riferimento è dedicato al fatto che “non sono stati amplificati i duri toni delle opposizioni del 26 marzo, successivamente rientrati”. “Mantenere la calma, questa la parola d’ordine del prime time, che è riuscito efficacemente a contenere l’emergere di una dimensione di ‘psicosi’, al contrario di quanto è avvenuto nella comunicazione dei social network”.
L’attenzione estrema al coronavirus ha “sostanzialmente ‘esiliato’ la politica dal prime time”. “L’epidemia ha imposto serietà e concretezza nelle scelte, sia private che pubbliche – evidenzia l’Osservatorio -. Quando il Covid-19 sarà un ricordo, è auspicabile che anche l’informazione ‘ricordi’ che la funzione può essere meno ancillare rispetto alla politica”.