Coronavirus Covid-19: mons. Moraglia (Venezia) a operatori sanitari in prima linea, “vostro impegno e testimonianza hanno dell’eroico”

“Pur non conoscendovi di persona, sento di rivolgermi a voi – chiamandovi carissimi – perché vi sento realmente tali per quello che state facendo per tutti noi. Siete impegnati, al di là di ogni orario, 24 ore al giorno e sempre in prima linea, per fronteggiare il dramma che sta vivendo il nostro Paese. Scrivo per dirvi la mia vicinanza, la mia ammirazione e la mia gratitudine per quello che, con i fatti, mostrate d’essere. La vostra dedizione e sacrificio vanno al di là del dovere che accompagna ordinariamente la vostra professione. State offrendo una testimonianza commovente non solo di attaccamento al lavoro ma di grandissima sensibilità civica, assistendo e curando tutti coloro che sono affidati alle vostre cure”. Così il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nella lettera aperta inviata a medici, infermieri e operatori sanitari. “È una testimonianza, la vostra, che va ben oltre la capacità professionale e diventa attestato di responsabilità civica, di solidarietà umana e – per chi è credente – di fede autentica, concreta e amica dell’uomo più fragile e in difficoltà”, prosegue mons. Moraglia ribadendo l’invito a tutti di rimanere a casa “con senso di responsabilità” e il ringraziamento agli operatori sanitari “per l’immane opera di cui vi fate carico e che ha dell’eroico”. “La Chiesa che è in Venezia vi porta in ogni momento nella sua preghiera, insieme ai vostri familiari che con trepidazione condividono questi giorni e queste settimane di immane fatica, di sacrificio e di rischio personale. Vogliate accettare una carezza e un abbraccio che dicono il mio grazie e quello di moltissime altre persone”, la conclusione del patriarca che affida operatori, malati e loro familiari “alla materna intercessione della Beata Vergine Maria, la nostra carissima Madonna della Salute”.

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