Con una lettera inviata oggi al prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, e quello dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Mario Bilardo, chiedono l’adozione di un provvedimento di massima urgenza che consenta alle farmacie di potere svolgere il servizio anche a battenti chiusi sino al termine dell’emergenza sanitaria per Coronavirus in corso. L’iniziativa è per limitare i rischi di contagio da Covid-19 che costringerebbero le stesse farmacie a chiudere per quarantena. Tobia e Bilardo chiedono al prefetto di disporre un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine nel tardo pomeriggio e nelle ore serali, considerato che con le strade praticamente deserte è esposto chi resta in farmacia e i pazienti ad un maggiore rischio di subire rapine. “Nessun farmacista si è tirato indietro di fronte al dovere professionale di garantire la dispensazione dei farmaci – affermano Tobia e Bilardo -, nonostante manchino le mascherine e spesso sia impossibile mantenere al banco la distanza minima di un metro tra farmacista e cittadini”. “Questo – aggiungono – accade soprattutto nelle piccole farmacie e in quelle rurali che rappresentano ormai l’unico presidio del Servizio sanitario nazionale rimasto aperto nelle aree montane, interne e periferiche prive di qualsiasi altra struttura di assistenza alla salute”. Alla Protezione civile nazionale è stato chiesto di “fare arrivare il prima possibile una fornitura di mascherine, ma è necessario intanto evitare il più possibile ogni rischio di contagio”.