Ascolto telefonico, consegna spesa, pasti caldi e farmaci: sono le priorità che si è data l’Auser per aiutare gli anziani in questo momento di grande emergenza sanitaria e sociale per il Coronavirus. Il lavoro dei volontari in aiuto alle persone sole e meno autosufficienti diventa quindi ancora più prezioso. Anche l’accompagnamento verso i luoghi di cura per le terapie salvavita come la dialisi,
diventa di fondamentale importanza. “Noi dobbiamo continuare a svolgere il nostro ruolo – sottolinea il presidente nazionale Auser, Enzo Costa –. Si devono fermare le attività di socializzazione ma il punto di riferimento Auser nel territorio non va spento. Dobbiamo continuare garantire la telefonia e i servizi leggeri alla persona, dobbiamo metterci in rete con la Protezione civile, i Comuni, le Unità sanitarie locali, i prefetti. Dobbiamo dimostrare che nei momenti di bisogno l’Auser c’è e continuerà ad esserci sempre, perché è parte integrante delle nostre comunità”. “I nostri volontari vanno muniti di modulo di autocertificazione – prosegue Costa – che dice esplicitamente che escono per ‘lavoro volontario di prima necessità’ rivolto a persone sole e fragili. Vanno muniti di lettera di incarico firmata dal presidente dell’associazione
e dobbiamo informare le autorità locali, Comuni e prefetti, su quanto manteniamo attivo dando disponibilità ad operare in rete. I nostri volontari devono essere dotati di strumenti di protezione efficaci tipo mascherine, guanti, gel”.