Coronavirus Covid-19: mons. Marrucci (Civitavecchia), “nell’anno eucaristico, opportunità per recuperare il rapporto personale con il Signore”

Sono sentimenti di “grande sofferenza” quelli che accompagnano l’invio alla comunità ecclesiale di Civitavecchia-Tarquinia delle disposizioni per l’emergenza sanitaria inviate dal vescovo mons. Luigi Marrucci. “Il digiuno eucaristico che il momento presente ci impone, in obbedienza alle disposizioni governative, sia vissuto in spirito penitenziale” scrive il presule nel suo messaggio alla diocesi. La sospensione della celebrazione pubblica della messa coincide con un momento particolare per la Chiesa di Civitavecchia: “L’anno eucaristico che stiamo vivendo – osserva il vescovo – voleva mirare proprio a questo: recuperare il nostro rapporto personale con il Signore e instaurare una relazione intima con lui. La partecipazione comunitaria all’Eucaristia domenicale o quotidiana è importante, perché è ‘fonte e culmine di tutta la vita cristiana’ ma non è esclusiva rispetto ad altri momenti di lode e di adorazione. La Chiesa vive dell’Eucaristia fin dalle sue origini. In essa trova ragione della sua esistenza, la forza dell’unità, il principio e la sorgente della carità, l’anticipo della sua gloria nel banchetto dell’Agnello”. “Gesù pane vivo disceso dal cielo rimane presente nel SS.mo Sacramento dell’altare; pertanto si può andare in chiesa a rendere adorazione, rimanendo in ascolto della sua Parola”, chiosa mons. Marrucci, che consiglia a tal proposito di diffondere le schede bibliche sul Vangelo di Matteo preparate per l’anno pastorale in corso “per la preghiera familiare come per quella individuale”.

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