“Tutte le componenti della filiera farmaceutica, in questo momento di assoluta emergenza per il Paese, sono al fianco delle istituzioni e vicine a chi è stato colpito dal Coronavirus. La gravità della situazione impone di garantire, come sempre, il nostro massimo impegno nella produzione e distribuzione dei medicinali sul territorio nazionale”. È quanto si legge in un comunicato congiunto di Farmindustria, Federfarma e altre sigle del settore che assicurano di lavorare insieme per evitare che “le giuste restrizioni della normativa si traducano in possibili blocchi delle attività che non aiuterebbero a raggiungere l’obiettivo posto dal Governo: ostacolare il più possibile il diffondersi del contagio”. Già da diverse settimane è attiva un’unità di crisi tra tutte le rappresentanze della filiera – aziende farmaceutiche, operatori della logistica e della distribuzione, farmacie – in stretto contatto con la Presidenza del Consiglio, i ministeri preposti all’emergenza, a partire da ministero della Salute, Aifa, Nas, Conferenza delle Regioni. Un decalogo messo a punto dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, condiviso da Federfarma e adottato da tutti i farmacisti operanti sul territorio nazionale, ha ribadito e rafforzato le norme igieniche e organizzative a tutela di dipendenti e clienti con l’obiettivo di garantire continuità del servizio in efficacia e sicurezza. Nella stessa Regione Lombardia, al momento la più colpita, non è previsto alcun blocco delle attività riferite alla produzione e distribuzione dei medicinali e dei presidi sanitari ed è stato specificato che tutte le farmacie continueranno a garantire il loro normale servizio. A livello nazionale, conclude il comunicato, occorre continuare a lavorare “in uno spirito di forte solidarietà” tra istituzioni, imprese, cittadini e tutti gli attori della sanità per combattere il coronavirus, “evitando anche inutili fenomeni di accaparramento dei medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici “.