“Chiediamo alle istituzioni, comunali in particolare, di non lasciarci soli ed iniziare a pensare da subito alla possibilità di predisporre dei luoghi dedicati alla quarantena di chi una casa non la ha”. Lo afferma Alessandro Radicchi, fondatore del Binario 95 e direttore dell’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni italiane, in merito all’emergenza Coronavirus e alle misure di prevenzione per le persone senza fissa dimora. Binario 95 opera a Roma, nei pressi della stazione Termini, e lì, all’Help Center al magazzino Nextop Msc e al Rifugio Sant’Anna per donne fragili, così come anche negli altri centri partner della rete nazionale, gli operatori continuano a fornire l’assistenza necessaria a chi ha più bisogno, con “una giusta informazione sulle procedure da adottare in caso di rischio, attraverso una cartellonistica multilingue semplificata e ben visibile”. Sono stati, inoltre, predisposti i dispositivi di sicurezza – informa Binario 95 –, come gel, mascherine e fazzoletti, e “sono state intensificate le pulizie delle superfici e degli ambienti, con una sanificazione ad hoc delle docce, dopo ogni utilizzo”. “Ci si attiene al rispetto della distanza minima di sicurezza e al contingentamento dell’afflusso delle persone negli ambienti unici, ma soprattutto si cerca anche di ridare conforto e vicinanza a chi, senza casa e senza famiglia, sta in questi giorni vivendo momenti di particolare tensione e di paura sentendosi ancora più isolato”.
“Informare, proteggere, organizzare, queste le parole d’ordine nelle nostre strutture di accoglienza – informa Radicchi –, dobbiamo proteggere le persone senza dimora che ospitiamo e tutelare il lavoro dei nostri operatori”.