Papa Francesco: a Santa Marta, “i sacerdoti abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati a portare l’Eucaristia”
“Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l’Eucarestia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo”. È l’invito del Papa, nell’omelia della seconda messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e offerta per chi soffre a causa del coronavirus e per chi cura gli ammalati. (clicca qui)
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha affermato che l’invito rivolto da Papa Francesco “questa mattina, nel dare inizio alla celebrazione eucaristica a Santa Marta”, era “chiaramente nel rispetto delle misure sanitarie stabilite dalle autorità italiane”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Cei, “più che puntare sulle limitazioni e sui divieti del Decreto la Chiesa sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese”
“Più che soffiare sulla paura, più che attardarci sui distinguo, più che puntare i riflettori sulle limitazioni e sui divieti del Decreto, la Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese”. È quanto si legge in una nota firmata dalla Segreteria generale della Cei, all’indomani della pubblicazione del Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus Covid-19 sull’intero territorio nazionale che ha ribadito l’impedimento a ogni celebrazione della messa con concorso di fedeli. “Tale inedita situazione deve poter incontrare una risposta non rassegnata né disarmante. Va in questa direzione l’impegno con cui la Chiesa italiana – soprattutto attraverso le sue diocesi e parrocchie – sta affrontando questo tempo, che come ricorda Papa Francesco costituisce un cambiamento d’epoca, per molti versi spiazzante”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: “Io resto a casa”, dal governo le indicazioni per orientarsi nell’“Italia zona protetta”
Di fronte all’avanzare dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus Covid-19 nel nostro Paese, “le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Lo dobbiamo fare subito e – ha detto ieri sera il premier Conte – ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti”. Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm denominato “Io resto a casa” con il quale a partire da oggi c’è “un’Italia zona protetta” si è voluto dare una stratta agli spostamenti di oltre 60 milioni di italiani che se da un lato gli italiani vogliono contribuire a fermare la diffusione del contagio, dall’altro vogliono o devono continuare a vivere una vita lavorativa e sociale che, con tutte le precauzioni necessarie, consenta loro per esempio di poter andare a fare la spesa per sé o per qualche familiare che ne è impossibilitato. Per fare chiarezza sui diversi aspetti in questione, in tarda mattinata, Palazzo Chigi ha diffuso le risposte alle domande più frequenti sulle misure adottate dal Governo con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri “Io resto a casa” in vigore da oggi, 10 marzo, fino al 3 aprile. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Protezione civile, 8.514 positivi attualmente, superati i 10mila dall’inizio dell’epidemia, in totale i morti sono 631 e i guariti 1.004
“Sono 1.004 le persone guarite in Italia, 280 in più di ieri, mentre sono 8.514 i positivi al coronavirus, 529 in più di ieri per un totale di contagiati dall’inizio dell’epidemia, comprensivo di guariti e morti, di 10.149. I ricoverati con sintomi sono 5.038, 877 sono in terapia intensiva, mentre 2.599 sono in isolamento domiciliare”. Lo ha detto stasera Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile e commissario all’emergenza, in occasione della consueta conferenza stampa serale, a Roma, per fare il punto della situazione in Italia. “I deceduti di oggi, che tra le varie patologie avevano anche il coronavirus, sono 168, per un totale di 631”, ha aggiunto Borrelli. (clicca qui)
Commissione Ue: nuova strategia per l’industria. Von der Leyen, “motore della crescita e della prosperità in Europa”
“L’industria è il motore della crescita e della prosperità in Europa. Un motore che dà il massimo quando alimentato dagli elementi che ne costituiscono la forza: i cittadini e le loro idee, talenti, diversità e spirito imprenditoriale. La sua importanza è ancora più grande in un momento in cui l’Europa si appresta a realizzare la sua ambiziosa transizione verde e digitale in un mondo più instabile e imprevedibile. L’industria europea ha tutto quello che serve per spianare la strada e faremo il possibile per sostenerla”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, porta il suo contributo nel giorno in cui l’esecutivo presenta una “nuova strategia per l’industria europea” che mira “a rafforzare la competitività dell’Europa e la sua autonomia strategica in un momento di spostamento delle placche geopolitiche e di crescente concorrenza a livello mondiale”. Il pacchetto definisce “una serie di azioni a sostegno di tutti gli operatori dell’industria europea: grandi e piccole imprese, start-up innovative, centri di ricerca, prestatori di servizi, fornitori e parti sociali”. In particolare la strategia dedicata per le piccole e medie imprese (Pmi) intende ridurre gli oneri burocratici e ad aiutare le Pmi a “operare in tutto il mercato unico e oltre, ad accedere ai finanziamenti e a contribuire a guidare la transizione verde e digitale”. (clicca qui)
Via Crucis 2020: le meditazioni scritte nel carcere Due Palazzi di Padova
Le meditazioni per la Via Crucis del Venerdì Santo sono preparate dalla parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Lo ha rivelato il Papa nella la lettera inviata al direttore delle quattro maggiori testate del Veneto (“Il Mattino di Padova”, “La Nuova Venezia”, “La Tribuna di Treviso”, “Il Corriere delle Alpi”), Paolo Possamai. Quattordici storie intrecciate con la vita delle persone detenute, gli agenti di Polizia Penitenziaria, gli educatori carcerari, i volontari, coloro che amministrano la giustizia. Con chi, soprattutto, il carcere lo subisce, come le famiglie delle persone ristrette, le vittima di reato e chi è stato per anni accusato ingiustamente. (clicca qui)
Brasile: la presidenza della Cnbb in visita nel Roraima per conoscere i progetti di accoglienza dei migranti venezuelani
È in corso, dall’8 e fino al 12 marzo, una visita della presidenza della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) alla diocesi di Roraima, in collaborazione con le Forze armate, per conoscere l’attività della Chiesa e, in particolare, la situazione dei migranti venezuelani e della loro accoglienza. Secondo il presidente della Cnbb, don Walmor Oliveira de Azevedo, la visita alla diocesi di Roraima, risponde a un appello umanitario per sapere cosa succede a Roraima, a causa dell’arrivo dei venezuelani in fuga per crisi nel loro Paese e in cerca di un’opportunità. “Questo è un problema che riguarda non solo Roraima, ma il Brasile, il mondo e ognuno di noi”, ha detto. (clicca qui)