Di fronte all’aumento dei contagi per coronavirus in diocesi, la curia di Madrid, in Spagna, ricorda ai fedeli la necessità di seguire le indicazioni fornite dalle autorità e di pregare per il lavoro degli operatori sanitari, come pure per i malati e i familiari dei defunti. In ossequio a quanto stabilito dalle autorità, la diocesi madrilena avvisa che l'”Universidad San Dámaso” resterà chiusa per gli studenti le prossime settimane; inoltre, la Chiesa di Madrid ha sospeso varie attività come la partecipazione diocesane alle “Javieradas” o il Parlamento diocesano della gioventù. Allo stesso tempo, invita le diverse realtà diocesane a valutare l’opportunità di mantenere le attività già programmate, analizzando caso per caso, e a pensare alternative alle catechesi con fedeli.
In attesa di altre misure che potrebbero essere adottate dal Ministero della Salute o dal Consiglio di sanità della Comunità di Madrid, la diocesi formula anche una serie di raccomandazioni generali ai fedeli e alle comunità. Innanzitutto, “un’attenzione ai più deboli, specialmente anziani e bambini”, ricordando l’invito del Papa ai sacerdoti a portare “la forza della Parola di Dio e l’Eucaristia agli infermi”. Inoltre, per chi non può uscire di casa, a breve si trasmetterà la messa in cattedrale delle 19, attraverso il canale YouTube della diocesi”. Ancora, l’invito a togliere l’acqua dalle acquasantiere e a non stringere la mano o abbracciarsi allo scambio della pace. La comunione sia distribuita in mano, con l’accortezza di lavarsi le mani prima e dopo. Infine, si suggerisce di evitare il contatto fisico come le immagini sacre adottando un segno di riverenza o un inchino.