“La gente è preoccupata ma non c’è panico, prevale la calma, per ora non ci sono cambiamenti nella celebrazione delle messe”: lo spiega al Sir mons. Strahil Kavalenov, vicario generale della diocesi di Nicopoli e parroco di Gabrovo, in Bulgaria, una delle città con due casi di Covid-19, una signora 75enne con polmonite e un’infermiera dell’ospedale dove era ricoverata l’anziana. “Seguiamo le misure precauzionali delle autorità – continua il sacerdote – e stiamo valutando se togliere l’acqua dalle acquasantiere e il segno della pace con la stretta di mano, mentre la comunione di tradizione si prende nella mano”. Dal 9 marzo nella regione di Gabrovo come nel resto della Bulgaria tutte le scuole sono chiuse, come anche gli asili nido, sono rimandate tutte le manifestazioni culturali e sportive. Mons. Kavalenov racconta inoltre che in Bulgaria i cattolici di rito orientale hanno sospeso il bacio alle icone e il baciamano al vescovo e ai sacerdoti. “Abbiamo strutture ecclesiali abbastanza piccole, ma ora possiamo fare molte cose on-line, rosario on-line, catechesi per i bambini on-line”. Viene raccomandata ai fedeli la preghiera mariana “Sub tuum praesidium”.