È stata una “importante occasione per scambiare opinioni”, sull’attuazione dell’accordo Ue-Turchia sulla migrazione. È stato Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, a riferire quanto avvenuto nel dialogo con il premier turco Recep Erdoğan, che ieri è stato a Bruxelles per incontri con i vertici della Nato, della Commissione europea e del Consiglio. L’Ue ha “cercato di chiarire un certo numero di posizioni, interpretazioni, commenti” e soprattutto “mostrare come l’Ue abbia attuato gli impegni finanziari, la promessa di mobilitare un totale di 6 miliardi di euro per sostenere i rifugiati che si trovano in Turchia”, chiarendo soprattutto la differenza tra “erogare” rispetto a progetti concreti ed efficaci e “mobilitare”. È anche stato ricordato alla Turchia “la responsabilità che si è assunta riguardo alla cura dei migranti sul suolo turco”. Restano però opinioni “diverse” e nodi da sciogliere sull’attuazione di questo accordo: per questo l’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell e il ministro degli Affari esteri turco lavoreranno “per essere certi che abbiamo la stessa interpretazione di ciò che facciamo”. Erdogan e Michel hanno discusso anche di Siria. In particolare, Michel ha espresso la sua “grande preoccupazione umanitaria per la situazione a Idlib, nonché al confine tra Turchia e Siria”. In sintesi l’incontro – sempre nelle parole di Michel – è stato “una primo passo per raggiungere un dialogo politico più consistente a breve, medio e lungo termine con la Turchia”.