Ex Ilva: governo, “poste le basi per l’accordo ma ArcelorMittal revochi il recesso”. “Taranto diventi leader europeo dell’acciaio verde”

“Sono state poste le basi per arrivare, entro la fine del mese, a un nuovo rapporto contrattuale” sull’ex Ilva di Taranto ma “ArcelorMittal revochi il suo proposito di recesso e rinunci alla azione civile intrapresa presso il Tribunale di Milano”. Questa la posizione del governo espressa nella serata di ieri in una nota congiunta della Presidenza del Consiglio, dell ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero dello Sviluppo economico.
“L’intesa tecnica raggiunta” ieri – si legge – “fra i rappresentanti legali di ArcelorMittal e quelli di Ilva in Amministrazione straordinaria rappresenta un passo importante verso un complessivo miglioramento dell’assetto dello stabilimento di Taranto”.
L’intenzione è quella di arrivare entro fine febbraio ad “un nuovo rapporto contrattuale tra le parti che preveda, fra l’altro, la concreta possibilità di un investimento pubblico nella società che gestisce l’impianto, in modo da garantire ancor più efficacemente il perseguimento della politica industriale del governo, che mira a coniugare ambiente, innovazione, occupazione e crescita”.
“Il nostro obiettivo è – e sarà sempre di più – quello di fare del polo siderurgico di Taranto un leader europeo dell’acciaio verde, creando nel Mezzogiorno il primo esempio concreto di attuazione del Green New Deal, motivo per il quale ci aspettiamo, peraltro, che l’Unione europea guardi con favore a questo ambizioso e sfidante progetto”. “Con l’auspicato intervento dello Stato – conclude la nota – si avvia un nuovo ciclo di investimenti su cui il Governo potrà esercitare un controllo diretto per assicurare crescita e sostenibilità ambientale e sociale”.

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