(Cuneo) “Il peccato che cos’è? È l’occasione mancata”, l’aver rinunciato a essere pienamente se stessi e a mettersi in gioco. “La morale che cos’è? È una regola del sì, del fare”. “La speranza? Ciascuno di voi, qui, ora”. Silvano Petrosino, filosofo milanese, così ha detto ai giovani (e non solo) di Cuneo e Fossano che per due giorni sono al lavoro per “Dare casa al futuro”, in un convegno che rappresenta una tappa nel cammino con cui le diocesi di Cuneo e Fossano vogliono “mettersi in ascolto dei giovani”. “Il Dio biblico non ha occupato tutta la scena, perché lascia spazio alla libertà della persona” di completare la creazione. Non rinunciare ai propri desideri, cercare che cosa c’è di altro oltre a sé, al proprio telefono, alle “circostanze” in cui si è immersi, aprendosi all’incontro, libertà, responsabilità: queste alcune delle espressioni usate dal filosofo milanese nella serata di ieri, 7 febbraio.
Oggi invece interviene don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile, che si metterà in dialogo con i giovani a partire dalle Linee guida per la pastorale giovanile, lanciate nel maggio 2019 a livello nazionale. Dopo il suo intervento, si svolgeranno quattro laboratori per “attivare processi positivi e propositivi”, i cui risultati saranno riproposti al dibattito generale. Ma il cammino proseguirà, con la proposta alle parrocchie, alle associazioni e gruppi di “mettere a tema la questione dei giovani all’interno della progettazione generale”, spiega l’equipe inter-diocesana che coordina il cammino. L’attesa? “Ci aspettiamo una piccola, umile Chiesa sinodale”, che sa “camminare insieme, un passo alla volta, uno dopo l’altro”, indicano don Andrea e don Ocio, che coordinano il lavoro.