Vittorio Bachelet: Formigoni (Iulm), “pensava che si può essere avversari ma senza portare il confronto sul terreno della inimicizia”

“L’esperienza di Vittorio Bachelet insiste sull’impegno cattolico con una sua identità e forza legata a una cultura e riflessione sulla ispirazione evangelica”. Lo ha detto Guido Formigoni, docente dell’Università Iulm di Milano, durante il convegno dedicato alla memoria di Vittorio Bachelet. “In fondo – ha spiegato – il tema di metodo è ancora molto aperto: come si tengono insieme la scelta dei mezzi con l’impegno cattolico? Vedo movimenti di grande interesse ma non tutti sono capaci di esprimere una riflessione adulta su questo nodo. Il rischio è mettere in primo piano i contenuti ma di non considerare il come si arriva agli obiettivi. Oggi si parla di sovranismo, temo sia un grosso problema che non si affronta negando l’idea dell’identità ma come si maneggia questo discorso”. “Altro tema è quello del linguaggio e la contrapposizione della inimicizia. Per Bachelet si può essere avversari ma senza portare il confronto sul terreno della inimicizia e del partito della guerra civile. La scommessa è che sia possibile riflettere sul confronto adulto come condizione per la convivenza di tutti”.

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