Ue: Roma, convegno sul bilancio europeo. Sassoli, “non lasciare indietro nessuno”

“Ho sempre detto, un po’ scherzando, che quando parliamo di bilancio le persone scappano, ma è nostro compito e nostra responsabilità spiegare ai cittadini che dalle scelte che si faranno sul bilancio pluriennale dell’Unione europea passa la qualità della nostra vita nei prossimi 7 anni. Saranno scelte impegnative che diranno quale Europa vogliamo e quale Europa siamo disposti a costruire”. Lo ha affermato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, aprendo questa mattina a Roma il convegno sul tema “Un nuovo bilancio europeo all’altezza delle sfide per l’occupazione, la crescita e la sostenibilità”, promosso da Regione Lazio, Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo, Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Tra i relatori, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. “C’è un problema preliminare – ha osservato Sassoli – da affrontare nella società attuale se vogliamo veramente porci il tema del nostro futuro. Noi abbiamo distanze troppo lunghe. È troppo distante il nord dal sud, il centro dalla periferia. E questo nel piccolo dei nostri Paesi e nello spazio europeo. Ridurre le distanze è urgente per affrontare sfide comuni, per diminuire le diseguaglianze, per consentire di partecipare ad un destino comune”.
“Questa legislatura europea sta indicando una strada tutta da pavimentare, con l’idea fissa che nessuno dovrà restare indietro. Non dovranno restare le imprese, i nostri Paesi, i lavoratori. Questa riflessione attorno alla proposta del Green Deal europeo, nata in Parlamento e fatta propria dalla nuova Commissione, non può certo restare un’indicazione circa gli obiettivi da raggiungere. Non può restare un’indicazione di massima per arrivare nel 2050 ad un’Europa ad emissioni zero. Il traguardo può essere raggiunto solo assicurando sviluppo e crescita”; solo così “potremo raggiungere l’obiettivo di assumere la leadership nella lotta al cambiamento climatico. È attorno a questa riflessione che il Green Deal, libro ancora tutto da scrivere, ha preso quota, diventando oggi un progetto a cui tutti sono chiamati a partecipare. E questo obiettivo può essere raggiunto solo se metteremo in campo ogni risorsa disponibile”.

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