Terzo appuntamento su Tv2000 di Papa Francesco che conclude la trilogia sulla preghiera con il Credo. Da lunedì 17 febbraio su Tv2000 va in onda “Io credo”, lunga intervista del Pontefice con don Marco Pozza, il cappellano del carcere di Padova che lo ha già intervistato negli anni passati su “Padre Nostro” e “Ave Maria”. Dall’incontro del Papa con don Marco è stato realizzato anche il libro “Io credo, noi crediamo”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e Rizzoli in uscita a marzo.
“Alle volte ci vengono teorie – afferma il Papa – che ci fanno presentare un Dio astratto, un Dio ideologico…un’idea, perfetto; e che ti provano l’esistenza di Dio come fosse una matematica […]. I santi… hanno capito cosa è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la bacchetta magica”.
Otto puntate, in prima serata, per la regia di Andrea Salvadore, coautore del programma insieme a don Pozza. L’idea è quella di tornare alla radice delle antichissime parole di preghiera, attualizzandole attraverso incontri e commenti di testimoni del nostro tempo.
In ogni puntata il Papa risponde a don Marco Pozza sui diversi brani del Credo. Protagoniste delle singole puntate le comunità e otto personalità del panorama culturale, artistico e sportivo italiano. Nella prima puntata l’ospite è il filosofo Salvatore Natoli. Nelle successive Martina Colombari, Paolo Bonolis, lo scrittore Paolo Rumiz, Carolina Kostner, Giovanni Bachelet (figlio di Vittorio Bachelet, ucciso 40 anni fa dalle Br), lo chef Massimo Bottura e Fausto Bertinotti.
Nell’intervista Papa Francesco affronta diversi temi dai cristiani perseguitati al populismo. E poi satana, la fede, la mondanità, il lusso nella Chiesa, i movimenti ecclesiali, la mafia e i politici. Cita due volte Benedetto XVI e anche grandi autori, opere e personaggi dello spettacolo: Joseph Malégue (romanziere cattolico), Padre Henri De Lubac (teologo gesuita), Ludwig von Pastor (storico), Gustav Mahler (compositore e maestro d’orchestra), Vincent di Lerino (monaco benedettino e teologo del IX secolo), Anna Magnani, Turandot e il capitello di Vèzelay. Il Pontefice parla anche di Nuovi Orizzonti, i cristiani della Thailandia, la Chiesa in Corea, la leggenda della Madonna dei mandarini in Calabria.